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Dal 27 al 29 novembre 2024 si svolgerà il Convegno “Metafora emozione visione” organizzato dalle Università di Modena e Reggio Emilia e di Milano. Il Convegno verterà sulla metafora come dispositivo di mediazione e interazione tra linguaggio, esperienza visiva ed esperienza emotiva. Inserendosi nel quadro delle ricerche transdisciplinari sulla metafora come strumento cognitivo e creativo, il convegno intende orientare l’attenzione sull’esperienza estetica, visiva o emotiva, che si accompagna alla metafora come sua condizione, come suo aspetto costitutivo o come suo risultato.

Negli studi contemporanei, l’aspetto estetico della metafora ha trovato ampio spazio nelle riflessioni sul carattere embodied delle metafore concettuali. A partire da queste ricerche, si è rafforzata l'ipotesi, condivisa in diversi ambiti di studio (filosofico, linguistico, psicologico), che la metafora sia un’interfaccia capace di connettere il piano estetico dell’esperienza con l’espressione linguistica e il pensiero astratto. Nell’indagine sulle metafore visive sono inoltre emersi il marcato carattere interpretativo, la creatività e la potenza emotiva delle immagini metaforiche. 

In occasione di questo convegno, ospitando interventi che appartengono al campo dell’estetica, della filosofia del linguaggio, della filosofia teoretica e della linguistica, proveremo a tracciare ulteriori possibili interpretazioni del rapporto tra metafora ed esperienza estetica, mantenendo il focus sulla metafora linguistica. 

Il Convegno, anche attraverso la modalità del workshop, si pone inoltre l’obiettivo di suggerire modalità e strumenti per la progettualità educativa: in particolare saranno suggerite modalità per valorizzare metafore e processi metaforici per sviluppare competenze cognitive, argomentative ed espressive.   

La sezione del Convegno che si svolge presso UNIMORE si inquadra nelle attività di ricerca del Progetto di Eccellenza Analfabetismi ad alto costo sociale: strumenti di ricerca per la loro riduzione. Il progetto si propone di individuare modalità di intervento educativo-didattico per contrastare gli analfabetismi, promuovendo lo sviluppo delle competenze chiave. Il workshop Metafore, ragionamento e cambiamento di prospettiva si inquadra inoltre nelle attività del “Laboratorio sul pensiero critico” del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane. 

L’organizzazione del Convegno ha ricevuto il supporto del FAR 2023 Dipartimentale Linguaggi e filosofia delle emozioni. Questioni teoriche, storico-letterarie e declinazioni educative, coordinato dalla Prof.ssa Annamaria Contini. Il Convegno incontra le finalità di questo progetto non solo sul piano tematico, ma anche rispetto alla valorizzazione dei giovani ricercatori, che sono stati coinvolti attivamente tanto nell'organizzazione che nella partecipazione ai lavori delle tre giornate. 

La collaborazione scientifica e organizzativa tra l’Università di Modena e Reggio Emilia e l’Università di Milano ha inoltre portato alla luce direzioni di ricerca convergenti tra le due sedi e il comune intento di valorizzare l’approccio dell’estetica nello studio del linguaggio metaforico.

Per gli studenti dei corsi di Laurea e di Laurea Magistrale del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Reggio Emilia è riconosciuto 1 CFU tra le attività a libera scelta previa partecipazione a almeno mezza giornata del 28 novembre e al workshop del 29 novembre.

Chiediamo agli studenti che intendono partecipare al workshop "Metafore, ragionamento e cambiamento di prospettiva" del 29 novembre di registrarsi a questo link: https://forms.gle/NFqmvK74FQn6sxpH8

La partecipazione dei docenti degli istituti scolastici alla giornata del 28 novembre viene riconosciuta come corso di aggiornamento (8 ore).

Enti promotori: 

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università di Milano

L’evento si svolge con il patrocinio di: SIE - Società Italiana d’Estetica; Laboratorio Interateneo di Estetica (Unimore, Università degli Studi di Parma; Università degli Studi di Ferrara); CIRM - Centro interuniversitario di ricerca sulle metafore; École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi.

 

Date e luoghi: 

  • mercoledì 27 novembre 2024 (14:30-18:00) presso Università di Milano​, Aula G12 – Città Studi Milano, Via Golgi 19  - Milano
  • giovedì 28 novembre 2024 (10:30-17:30) presso Università di Modena e Reggio Emilia​, Aula 0.4 e Aula Magna – Palazzo Baroni – Viale Timavo 93 – Reggio Emilia
  • venerdì 29 novembre (09:30 - 13:00) presso Università di Modena e Reggio Emilia​, Aula 1.2 – Palazzo Baroni – Viale Timavo 93 – Reggio Emilia 

Comitato scientifico

Annamaria Contini, Maddalena Mazzocut-Mis, Alice Giuliani, Lorenzo Manera, Francesca D’Alessandris, Marco Franceschina

Comitato organizzatore

Alice Giuliani alice.giuliani@unimore.it Lorenzo Manera lorenzo.manera@unimore.it Francesca D’Alessandris francesca.dalessandris@unimore.it Marco Franceschina marco.franceschina@unimi.it

Interverranno i docenti e i ricercatori:

Fabrizio Desideri, già professore ordinario di Estetica presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Firenze. Dirige la rivista online “Aisthesis. Pratiche, linguaggi e saperi dell’estetico” e co-dirige la rivista “Atque. Materiali tra filosofia e psicoterapia” diretta da P.F. Pieri. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: La percezione riflessa. Estetica e filosofia della mente (Milano 2011), La misura del sentire. Per una riconfigurazione dell’estetica (Milano 2013), Origine dell’estetico. Dalle emozioni al giudizio (Roma 2018), Walter Benjamin e la percezione dell’arte. Estetica, storia, teologia (Brescia 2018).

Claudio Rozzoni, professore associato di Estetica presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università di Milano. Si è occupato, tra altri temi, di estetica del teatro, di estetica fenomenologica e dell’opera di Marcel Proust. Tra i suoi lavori, segnaliamo Nell’immagine. Realtà, fantasia, esperienza estetica (2017), Per un’estetica del teatro. Un percorso critico. Con testi di Simmel, Merleau-Ponty, Fink, Deleuze (2012), Seeing the unreal: Husserlian Insights into the Nature of Images (2020). 

Rita Messori, professoressa ordinaria di Estetica presso il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma. I suoi studi vertono sul pensiero di Denis Diderot, di Paul Ricœur, Henri Maldiney e Mikel Dufrenne, sull’estetica del paesaggio e della metafora. Ha pubblicato su questi temi un ampio numero di articoli scientifici e monografie, tra cui Poetiche del sensibile: le parole e i fenomeni tra esperienza estetica e figurazione: Merleau-Ponty, Ricoeur, Dufrenne, Maldiney (2013); Diderot e l’estetica della figura (2019); La parola itinerrante. Spazialità del linguaggio metaforico e di traduzione (2001)

Alberto Martinengo, professore associato di Estetica presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione. Si occupa di filosofia continentale novecentesca. Lavora inoltre su tematiche legate alla teoria della metafora, in particolare sulle relazioni tra la parola, l’immagine e i loro rispettivi usi politici. Tra i suoi lavori, segnaliamo Il pensiero incompiuto: Ermeneutica, ragione, ricostruzione in Paul Ricoeur (2008), Filosofie della metafora (2016), Prospettive sull'ermeneutica dell'immagine (2021), Un pensiero anarchico (2021). 

Carla Bagnoli, professoressa ordinaria di Filosofia Teoretica presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, è stata Presidente della Società Italiana di Filosofia Analitica. Si occupa di teorie del ragionamento e della razionalità pratica, teoria dell’azione, epistemologia morale e sociale e meta-etica. Tra i suoi lavori, ricordiamo Ethical Constructivism (2021); Agency and Emotions (2022), Teoria della responsabilità (2019).

Federica Ferrari, professoressa associata di Lingua, traduzione e linguistica inglese presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna. Tra gli altri interessi, si occupa di processi e pratiche comunicative, con particolare attenzione ai fenomeni persuasivi nella comunicazione strategica in lingua inglese, alla relazione tra discorso e azione politica, dell'aspetto interattivo nell'analisi delle pratiche persuasive e comunicative in genere e la ‘comunicazione' da un punto di vista meta-discorsivo. È autrice di numerosi saggi e articoli su questi temi, tra cui Can metaphors heal (for real)? (2023); In Search of Conceptual Metaphors Through Text and Beyond” (2024). 

Francesca Ervas, professoressa associate di Filosofia e teoria dei linguaggi presso il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari. I suoi interessi di ricerca riguardano il linguaggio figurato, la pragmatica sperimentale, la teoria del ragionamento e dell'argomentazione, la teoria della traduzione. Tra i suoi lavori, ricordiamo Translation in Analytic Philosophy (2023); Che cos’è una metafora (2016).  

Alice Giuliani è assegnista di ricerca e cultrice della materia in estetica presso ll'Università di Modena e Reggio Emilia. La sua ricerca si occupa delle qualità cognitive ed estetiche della metafora come figura di pensiero e come strumento di apprendimento e di educazione. Si è occupata del ruolo della metafora nella filosofia analitica di Max Black. Ha pubblicato diversi articoli su questi temi e ha partecipato a progetti di ricerca sul ruolo della metafora nell'educazione scientifica. Insieme a Lorenzo Manera, ha scritto il libro Conoscere per metafore. Aspetti estetici della metafora conoscitiva (Mimesis 2022).

Lorenzo Biagini, dottorando in filosofia presso l’Università di Pisa e di Firenze (supervisor: Guido Frilli; co-supervisor: Alfredo Ferrarin). Si occupa del rapporto tra immaginazione, linguaggio e tempo nelle filosofie di Husserl, Adorno e Ricoeur, con particolare attenzione alle nozioni di figuratività della lingua ed immaginazione produttiva. Su questi temi ha pubblicato gli articoli Linguistic Figurativeness as Phenomenological Problem. Reflections on the Role of Linguistic 'Images' in Husserl's Philosophy (Studia Phaenomenologica 2023) e Una storia di fantasia. Sul metodo storico-filosofico di Husserl e sulla storicità produttiva (Bollettino filosofico 2024).

Francesca D’Alessandris, ricercatrice post doc presso il “Centre interfacultaire en sciences affectives” (CISA) dell’Università di Ginevra e dottoranda di ricerca in “Reggio Childhood Studies” dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Le sue ricerche attuali vertono sull’oggettività dell’esperienza estetica del bello e del sublime. Nel contesto del suo lavoro dottorale, si è occupata del pensiero di Paul Ricœur, con un interesse specifico per la teoria dell’identità narrativa della persona e, più in generale, per il modo in cui la soggettività costruisce sé stessa attraverso l’uso dei dispositivi estetici della metafora e del racconto. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo la monografia La persona e la traccia. Ipotesi sull’esistenza e il suo racconto a partire da Paul Ricœur (2023)

Marco Franceschina, dottorando in Estetica presso l'Università degli Studi di Milano e l'EHESS di Parigi. Il suo lavoro di ricerca riguarda principalmente la teoria della mimesi di Paul Ricoeur, anche in relazione alla produzione letteraria contemporanea. Attualmente sviluppa un progetto di ricerca sull'estetica di Ricoeur in relazione alla categoria contemporanea di «estetica performativa». Su questo tema e su altri affini ha pubblicato gli articoli Un'inedita tangenza. La teoria del simbolo di Ricoeur e l'ultimo Merleau-Ponty (2022) e “Colline come elefanti bianchi” di E. Hemingway. Una proposta di studio (2023). Con riferimento alla teoria della metafora ha infine pubblicato Una nota su metafora e ontologia in Paul Ricœur (2024).

Davide Mogetta, dottorando in filosofia e storia dell’arte, in co-tutela tra le Università di Firenze e Pisa e la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. Nella sua ricerca di dottorato studia l’idea di critica d’arte attraverso una discussione filosofica degli scritti di Michael Baxandall, con particolare attenzione all’estetica e alla filosofia della storia. Fra le sue pubblicazioni scientifiche, Back and Forth Around Critique. Some Notes on Horst Bredekamp, Between History and Theory («Aisthesis», 2023) e fra quelle di critica d’arte, la curatela della mostra Carlo Ciussi. La metamorfosi del colore (Fondazione Ghisla Art Collection, Locarno 2022)

 

 

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